Il taccuino rosso

L’ho ritrovato l’autunno scorso,mentre ripulivo vecchi cassetti,e la mia vita da una quantità spropositata di ciarpame. E’ colpa di mia madre e di mia nonna prima di lei,non buttavano via nulla,convinte che in un ipotetico futuro un vecchio scialle o il tappo in sughero dello spumante potessero tornare utili.Ha la copertina in cuoio rosso,talmente invecchiata e sbiadita da ricordare il rosa del ramonto,quando il sole sparisce all’orizzonte lasciando sul mare,la scia di un dolcissimo passaggio.Lo rigiro tra le mani,e piano ne sfoglio le pagine ingiallite,quasi fosse una reliquia. Il nome di C. spicca in alto,una grafia femminile un pò infantile e piena. Pagine bianche l’una dopo l’altra si susseguono furtive,senza alcun fruscio,quasi fossero farfalle. Un quaderno di ricette,ancora immacolato,carico di aspettative e di speranze inevase. Quando una persona cara ti lascia,non sono gli oggetti a ricordarti il bene che le hai voluto,ma le emozioni che si tramutano in ricordi...amaro e dolce che riaffiora tra silenziose lacrime di un pomeriggio di primavera inoltrata. La rivedo tra i fornelli,nella sua cucina di un candore disarmante come il suo animo gentile e quieto. Il silenzio parla di lei,delle sue erbe,dei suoi profumi speziati,delle tisane al miele di tiglio e i decotti curativi per ogni malanno del fisico e dell’animo. Lei che aveva un rimedio per tutto ma non per il suo male. Una calligrafia gentile,poco svolazzante,ma limpida e fiera. Pensieri e parole di carta riempiono il quaderno.Ho cominciato a scriverne in autunno,per amore di lei,per me stessa. Un quaderno sgualcito,ricette vecchie e nuove per mettersi costantemente alla prova.


mercoledì 23 aprile 2008

domenica 20 aprile 2008

Crema fredda al miele su base croccante con salsa al cioccolato bianco


"Adoro cucinare,mi rilassa. Da sempre è uno dei modi in cui riesco ad allentare la tensione. Mentre mi rigiro tra pentolame e ingredienti vari,la mente inquieta ritrova il giusto equilibrio.
I pensieri si dividono,i problemi acquistano una nuova e più dimessa prospettiva e tutto diventa meno “difficile”. O perlomeno si riesce a dare alle situazioni e agli eventi una nuova e meno pessimistica dimensione.
Così non è difficile,nelle giornate uggiose,nel tempo libero ritrovarmi a preparare lasagne,sformati e persino dolci destinati ai momenti bui…quelli in cui non hai voglia di preparare nulla di più complicato di un uovo al tegame.
Per non parlare degli ospiti inattesi!Perchè rinunciare all’idea di folgorarli con una preparazione complessa nell'arco di soli di 40 minuti? Giusto il tempo di scaldare il forno,apparecchiare la tavola e togliersi di dosso il pigiama di peluche di Hello Kitty!
Una tavola gradevole alla vista,dei commensali simpatici e una cucina semplice ma che al tempo stesso non disdegna preparazioni elaborate ed ingredienti insoliti…cosa desiderare di più dalla vita?:-)

E’ opportuna una premessa,e per avvalorarne il peso e l’importanza riporto un’autorevole citazione:

"Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto."
(Vincent Van Gogh)

E’ una massima ad ampio spettro che se da un lato invita a far tesoro dell’esperienza altrui,dall’altro ci sprona ad una maggiore intraprendenza ed entusiasmo verso ciò che non rientra nelle nostre abilità ordinarie. Tutto è possibile,tutto è fattibile se ci si applica con impegno e attenzione. E umiltà,soprattutto.Nella vita come nella cucina. Così una ricetta apparentemente più elaborata non deve spaventare o scoraggiare circa la riuscita della sua realizzazione…basta guardare le cose con un pizzico di curiosità ed entusiasmo in più,e vedrete che risultati.!
Il dessert che segue è tratto da una ricetta del “cuoco nero” Maurizio Santin con poche ed opportune(od inopportune) rivisitazioni dovute al proprio personale sentire.


Per la crema al miele e caffè

180 g di albumi;

45 g di zucchero semolato;

105 g di miele di acacia( o altro miele dal sapore non predominante);

300 ml di crema fresca al 35%;

2 cucchiaini rasi di caffè liofilizzato;

1 cucchiaino di Tia Maria o altro liquore al caffè.

Preparazione:

Montare gli albumi in planetaria a velocità bassa,quindi unire lo zucchero poco alla volta aumentando la velocità.Nel frattempo portare ad ebollizione il miele,prestando particolare attenzione,occorre portarlo ad una temperatura elevata evitando però che caramellizzi.In pratica occorre procedere come per la meringa italiana. Unire il miele a filo aumentando ulteriormente la velocità.Il composto deve presentarsi sodo,lucido ma altrettanto soffice e ben areato.Mettere da parte e lasciare raffreddare. Unire il liquore alla panna liquida,sciogliere il caffè in uno o due cucchiai di panna liquida,quindi montarla accuratamente con lo sbattitore. Unire con delicatezza la panna alla meringa,con un movimento dall'alto verso il basso. Amalgamare bene in modo da ottenere un composto omogeneo. Per sformare la crema senza sbavatura di sorta è preferibile prima di versare il composto,inserire delle strisce di acetato della stessa altezza del cerchio.Versare la crema sulla base di cereale croccante e porre in congelatore a raffreddare.

Per la base croccante di cereali e mandorle:

40 g di burro;

165 g di cereali all'avena e mandorle;

25 g circa di riso soffiato;

30 g di granella di nocciole o mandorle;

70 g di zucchero di canna.

Per la base occorre utilizzare uno stampo antiaderente a cerniera i 20 cm o in alternativa un cerchio da pasticceria del medesimo diametro. Sciogliere il burro in un tegame antiaderente,aggiungere parte dello zucchero e mescolare lasciando caramellare un poco,quindi unire lo zucchero restante,i cereali all'avena e mandorle,il riso soffiato e mescolare bene.Tenere da parte qualche cucchiaio del composto croccante per guarnire il dessert. Spalmare il composto nello stampo,precedentemente ricoperto con un foglio di carta da forno,e compattare bene. Raffreddare in frigo.

Salsa al cioccolato bianco e caffè:

100 ml di panna,

50 ml di latte;

10 g di burro;

100 g di cioccolato bianco di qualità.

estratto di caffè q.b.

Portare ad ebollizione la panna col burro,quindi versarla sul cioccolato bianco spezzettato grossolanamente.Mescolare bene con una frusta fino a farlo sciogliere del tutto. Il cioccolato bianco tende a fare grumi e a non sciogliersi completamente non essendo propriamente cioccolato ma burro di cacao,se necessario passare al setaccio.Profumare con l'estratto di caffè.Porre a raffreddare in frigo.

La crema fredda al miele e caffè sarà un valido dessert per la stagione primaverile ed estiva che può essere preparato con molto anticipo,e servito al momento,per soddisfare il palato di ospiti inattesi o il desiderio di qualcosa di "dolce",quasi una carezza per l'ego:-)

E' un composto "grasso" di panna e meringa italiana che permetterà al dessert di mantenere una consistenza soffice e una morbidezza al cucchiaio anche appena uscito dal freezer.

Potete gustarlo come un semifreddo accompagnandolo da una salsa al cioccolato bianco e caffè e del croccante di fiocchi d'avena e mandorle,pestato nel mortaio al momento di servire.